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domenica 12 gennaio 2014

Talento Italiano che vola all'estero

Cari amici del web,
come voi tutti sapete sono in contatto con molti musicisti e autori emergenti e sempre più spesso, anche tra i miei più cari amici, sento pronunciare la frase : " L'Italia per noi è un paese di merda, me ne vado all'estero".
Come tutti sapete con la storia del mio libro Prendi e vai, una band, un amore un sogno, non ho pubblicato semplicemente un libro ispirato ad una band emergente, ma mi sono addentrata in questo difficile mondo che è quello della musica emergente ed ho avuto la possibilità di conoscere band veramente molto brave.
Ma nessuno da loro la possibilità di promuoverai eccetto nel caso in cui paghino loro stessi per esibirsi nei locali oppure nel caso in cui suonino gratis.
La differenza tra l'Italia e l'estero è che se vai a Londra, ad esempio, forse non diventerai noto, perché comunque devi avere quel " qualcosa in più " , ma ti trattano come se tu fossi un VIP, sia a livello economico che a livello proprio di stima.
Al contrario del nostro paese, danno valore al tuo lavoro.
Perché non si tratta solo di un sogno d'infanzia, quello del musicista o dell'autore anni fa era proprio un lavoro vero e proprio, oggi, qui è visto solo come una cosa in più da fare nel tempo libero.
Non è così che funziona, assolutamente, rimane sempre una professione che qui in Italia non viene più né rispettata né considerata.
So che non deve essere facile per i gestori dei locali pagare 100 euro un cantautore, so che non deve essere facile per le librerie non chiedere nulla all'autore perché ci sono luce, affitto etc da pagare, ma qui si sta abusando di tutto e si sta uccidendo la cultura, specialmente quella giovane.
La musica e la letteratura così non diventano più stimoli per arricchirsi, ma diventano uno stimolo per fuggire via dal nostro paese poco aperto alle nuove generazioni.
La cosa mi dispiace molto perché il nostro paese è un bel paese e a parte , teppisti, criminali, mafia, soldi buttati via o regalati a già chi ne ha molti , assassini, corrotti etc , è anche il posto dove antenati sono stati capaci di tirar su " Il Colosseo" , dove i nostri nonni hanno rischiato la vita, sono morti di fame e in qualche caso non sono più tornati dalla guerra , per riprendersi i propri diritti e la propria dignità.
Mi piange il cuore perché noi, me compresa, stiamo mandando tutto a, concedetemi il termine , " puttane".
E dell'Italia , chiunque senti, concittadini compresi, rimane solo spazzatura ...
E così, questi musicisti vanno all'estero ... Perché qui non hanno alcuna possibilità e il loro lavoro non viene rispettato, così come gli autori.
Non si può assolutamente dover pagare 4500 euro per pubblicare un proprio lavoro, inoltre, dopo aver pagato, non avere alcuna promozione.
Basterebbe solo essere un po' più onesti e collaborare tutti insieme per ottenere dei risultati, una volta il nostro paese era il posto dove tutti entravano e venivano per stare meglio, oggi è il posto dal quale gli Italiani scappano.
Mi batto ogni giorno per promuovere musicisti e autori emergenti, ma di rado ottengo risposta.
Nel miglior dei casi ottengo una serata dove c'è un cachet fisso per il musicista, ma è veramente basso , non si rifiuta niente e anzi dico grazie a chi da questa opportunità.
Nel peggior dei casi l'artista viene provato per una serata e se piace vince un'altra serata , il tutto non retribuito e così i locali si riempiono di fan e pubblico sfruttando la buona musica e a meno che non sia un nome conosciuto, ti snobbano ...
Nel mondo dell'editoria è lo stesso, a me è capitato ... 
Basterebbe semplicemente scambiarsi pubblicità , contatti e avere un minimo di collaborazione per migliorare le cose, invece, questo campo é quello in cui una parte ha tutto e l'altro ha niente.
Mi piace il cuore perché un domani potrei avere un figlio al quale piace la musica e il quale, magari , vorrebbe suonare in un locale, in uno stadio, anche accontentandosi di poco ...
Come potrei stimolarlo e incoraggiarlo!?In un paese dove il " vecchio e già noto" viene preferito al "nuovo".
Alcuni di noi ce la fanno, magari perché hanno le possibilità economiche per permettersi di non avere un'occupazione normale e dedicarsi interamente alla propria passione, magari perché sono amici, cugini, fratelli di persone che ne conoscono altre, altri ce la fanno perché scendono a brutti compromessi, partecipando a show televisivi dove l'importante è dire la parolaccia più " fica" o dare lo schiaffo più forte, nella speranza di poter divulgare la propria arte.
E poi ci sono persone come i miei amici, che a trent'anni dopo anni di tentativi, mail, comunicati stampa, ore di insonnia, anni di insonnia, decidono che questo non è il posto giusto per lavorare nell'arte e con essa ...

Faccio appello alle radio, ai produttori, agli editori e ai locali che mi leggono , sono consapevole delle spese che avete, in questo paese non è facile gestirle, ma per favore date la possibilità a questi ragazzi di promuoversi lavorando con loro, con onesta ed impegno, non speculate sui propri sogni, pensate ai vostri figli, fratelli, amici ... Non è solo un sogno, è una professione che richiede fatica, tempo, denaro ...
Stimolate il talento a rimanere nel vostro bel paese e non costringetelo a volare all'estero!



Concesion Gioviale
Www.prendievai.blogspot.it

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