Cari amici del web,
finalmente trovo qualche minuto per
parlarvi della bellissima esperienza che ho fatto a Potenza.
Voci di corridoio mi
dicevano che non era una bella città, che non c'era niente e che
forse era quasi inutile andare a presentare il mio libro in un posto
simile... Per fortuna, io non credo mai alle voci di corridoio e,
come immaginavo, ho trovato un gioiellino di città.
Il nostro viaggio è
iniziato venerdì venti e si è concluso il 22 febbraio, dico
“nostro”, in quanto a farmi compagnia c'erano i miei amici di
viaggio: Mariella Ielpo ( poeta contemporaneo), Alberto Costantini (
fotografo) e Gianluca ( semplicemente il mio Gianluca).
Compagnia perfetta,
caratteri diversi, ma uniti da una gran voglia di divertirsi,
esplorare sapori e luoghi nuovi e condividere con me un'altra tappa
della mia avventura letteraria.
Sono stata bene con loro
e non avevo dubbi, altrettanto bene sono stata con le persone del
posto.
In primis voglio parlarvi
del mio fan “number one” : Giovanni Gioviale. Il cognome può far
pensare a un mio parente e invece... No. Non siamo legati dal sangue,
ma devo ammettere che durante la mia permanenza questa persona mi ha
trattata come una persona di famiglia, così come per il resto della
ciurma. Lui ha comprato subito i miei libri ( visti intatti e ben
tenuti), voleva venire qui a Roma da me, ma non ha potuto e quindi ho
mantenuto io la promessa: “Se Maometto non va dalla montagna... “.
Seconda persona veramente
carina è Sergio, della libreria Ubik di Potenza, che ci ha fatto
fare un breve ma carino tour della città. Mi sono sentita trattata
da VIP, c'è chi dice che dovrei iniziare a vestire questi abiti, in
quanto alla fine, ormai, sono una scrittrice professionista, ma sono
troppo attaccata alla mia quotidiano per esserlo: il mio ego ama la
semplicità delle cose e poco la popolarità.
Alla presentazione non
erano presenti molte persone, non mi piace dire bugie, ma devo dire
che è andata benissimo comunque, soprattutto per le cinque ragazzine
che si sono presentate verso la fine, appassionate anche loro, come
me, ai loro sogni.
Non posso non parlare di
Don Vito e “La Tettoia”, un fantastico ristorante dove siamo
stati ospitati e accolti nel miglior dei modi. Le pareti sono piene
di quadri e cornici dove vi sono frasi di personaggi del teatro e del
mondo dello spettacolo, abbiamo lasciato anche noi (io e “la Mari)
il nostro pensiero artistico che Don Vito, questo simpatico signore
innamorato del suo lavoro, ha particolarmente apprezzato.
Altra “chicca
culinaria” che non vi dovete perdere sono i dolci di Domenico, il
pasticcere del “Pretoria Caffè”, mamma mia, un orgasmo per il
palato, amici del web. Che bontà e, credetemi, io che sono amante
dei dolci, non ho mai mangiato una cassata così buona.
Siamo stati anche a
Matera, assistiti da una simpaticissima guida, che ci ha spiegato il
vero significato dei famosi “sassi” di questa bellissima e
caratteristica città.
Unica nota stonata:
l'hotel.
E' la prima volta, da
esperta viaggiatrice, che mi imbatto in un pessimo hotel.
All'apparenza molto bello, soprattutto per la tanto curata hall, ma
per quanto riguarda igiene e letti, meritano veramente uno zero,
tant'è che ho trovato un ospite all'interno del mio cappuccino. Devo
ammettere però che le due signore al bancone erano molto carine e
simpatiche, ma se tornerò a Potenza, non sarò loro ospite.
Bene amici, adesso vi
lascio perché sto preparando le valige per il tour nordico, che mi
vedrà coinvolta il cinque marzo alla Fabbrica del Vapore a Milano,
poi il sei marzo c/o la libreria Borghi di Milano, il sette e il
giorno otto a Adro ( Brescia) al festival delle Muse, poi qualche
giorno di riposo e di sano turismo e il 14 si parte con Mariella ed
Emiliano per Padova.
Come anticipato, poi mi
prenderò una pausa dagli “eventi” per dedicarmi al mio nuovo
romanzo e anche a un mio progetto di vita molto personale.
Che dire? Non finisco mai
di viaggiare, ma io, no, questa “stazione d'arrivo”, la troverò
mai?
Un abbraccio fortissimo a
tutti voi.
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