Em … Oggi guardavo il mio comodino e pensavo a quante cose ci siano sopra e anche dentro e pensavo …
Il mio cuore è come un gigantesco comodino. E’ un gran bel paragone no? No?
Pensavo
che , il comodino contiene molte cose, cose utili, inutili, vecchie,
nuove … Più o meno come il cuore. Si, proprio come il cuore.
Insomma, ad esempio … Il mio.
Sopra
c’è una lampada, che serve a farmi luce quando non vedo nulla. Perché
magari fuori piove e la mia stanza è un po’ “ombrosa”, oppure perché
sono così depressa che spesso la luce grande mi da fastidio. La lampada
non fa troppa luce, ma neanche poca. Al punto giusto, magari per farmi
leggere un buon libro. Un po’ come le persone … E si … Ci sono persone
che , nei momenti bui riescono a farti e donarti la giusta luce per
farti vedere come sono le cose in realtà … Ma senza abbagliarti e
irritarti gli occhi. Perché ci sono anche quelli. I grandi lampadari che
spesso ti fanno lacrimare gli occhi, per quanto sono forti, e alla fine
… Ti danno solo fastidio.
Poi … Ho dei fazzoletti. E si, anche
quelli servono. Io ne faccio due usi, quando sono raffreddata e quando ,
nei momenti di crisi, piango, piango , piango … E loro sono sempre lì,
infallibili , pronti ad asciugare le mie lacrime. E si. Sono essenziali e
indispensabili, senza di loro, sarei annegata in una valle di lacrime.
Come le persone, no? Quando sono giù, sono sempre lì, messe in un
angolino, ma ci sono … Pronte ad asciugarmi le lacrime … Poi,
inspiegabilmente, il pacchetto di fazzoletti, torna al suo posto, ma sai
che è lì, quando hai bisogno.
Poi, ho una crema per le mani … Si
quella mi aiuta a mantenere le mani lisce, belle e senza screpolature,
sono la mia cura. Come le persone … E si. Ci sono quelle persone, sempre
presenti, che ti curano ogni giorno, ti proteggono, e a volte ti danno
anche il beneficio di renderti più bella.
Poi … Che altro c’è …
C’è un buon libro. Quello non deve mancare mai. Ed ogni mese cambia
titolo, forma, storia … Ma è sempre piacevole, e ti rifugi in lui per
sognare. Si, come le persone.
No? Invece si … Ci sono alcune
persone, che sono di passaggio, come i libri. Ti rimangono da qualche
parte nella mente, ti rimangono nell’anima, ma lasciano la tua strada,
regalandoti attimi e storie meravigliose, la storia della loro vita, i
loro sogni … Poi però, vanno via, lasciandoti quanto di più piacevole
potessero lasciarti. Ed ogni tanto ritornano. Come i libri. A me è
capitato spesso di rileggere più di una volta, lo stesso libro. Si.
Che
altro … Le medicine. Si. Anche quelle sono importanti. Ne faresti a
meno, ma alcune sono indispensabili. Purtroppo … O per fortuna.
Come le persone. Si.
Ci
sono medicine che vorresti non prendere, ma devi farlo, perché da loro
dipende il tuo malessere o il tuo benessere. Non le vorresti prendere,
perché, in alcuni casi, sai che da una parte ne trai beneficio,
dall’altra forse fanno male a qualcos’altro. Come le persone. E si.
Ci
sono persone che … Ti fanno molto bene, ti curano un aspetto della tua
vita, si fanno carico dei tuoi dolori e che a volte ti curano anche. Ma
finisce lì. Non cura solo te, cura anche altri. E questo ti fa male,
attacca il tuo cuore e lo rende debole, fa male. L’amore. Vorresti
quella medicina, sempre, ma ti rendi conto che la devi prendere solo per
un po’, poi serve a qualcun altro. Ma perché stai meglio e non è più
necessaria… Era indispensabile prima, ora non più. Come le medicine.
Poi … La sveglia.
E
si. Senza quella che suona ogni tanto, starei sempre a dormire. O a
riposare, mentre il mondo va avanti. Non serve sempre. Alcune volte mi
sveglio in automatico, ma altre, specialmente quando sono molto stanca,
faccio fatica ad aprire gli occhi, allora c’è lei. Si c’è lei.
Fastidiosa, utile, ma fastidiosa, assordante che continua a suonare, fin
quando non sei bello sveglio e ti sei rotto le scatole di sentirla ,
facendo, alla fine, quello che ti chiede : svegliati, alza il cuolo e
cammina.
Come le persone. E si.
Si, ci sono quelle persone
che se ne stanno sempre al loro posto, ma quando ti vedono che “dormi”,
bruscamente intervengono, fastidiose e odiose, ma ti aiutano ad alzare
il culo e a camminare. E poi dici : “Però, se non fosse per lui/lei, ci
sarei cascata e mi sarei persa tante cose interessanti mentre dormivo”.
Poi
… Si c’è il lettore Ipod … La musica. Quella che amo di più.
Costantemente presente, prima di andare a letto e poi quando mi sveglio.
Ma la musica, è difficile paragonarla alle persone.
So che mi
rilassa, mi riempie il cuore, mi fa riflettere, mi fa ridere, mi fa
piangere, mi fa emozionare, mi fa sperare, mi piace , c’è sempre, quando
piove, quando c’è il sole, quando sto male da morire, quando provo
rabbia, quando provo rancore, quando sono euforica, quando non mi va di
far niente, quando … Forse … Si… Forse è paragonabile ad una, una e
soltanto una persona. Quella che si ama, quella che ci dovrebbe essere
sempre, quando sei stressato e ti fa qualche massaggino, quando anche se
materialmente non hai niente, ti sembra di avere tutto, quando sei
confusa e ti fa riflettere e ragionare, quando sei triste e ti fa
sorridere, quando di commuove con gesti e parole, ma soprattutto gesti,
quando ti fa sognare e ti nutre di speranze, quando c’è nonostante la
pioggia, ti abbraccia, al letto, stretta al caldo, e quando c’è il sole
ti invita ad ammirare la sua bellezza, stando attento a non farti
scottare, e quando sei giù e non voi far niente, se ne sta accanto a te
in silenzio … Si penso che la musica sia paragonabile all’amore che
provi per un uomo o una donna.
Poi … C’ è la cosa che amo di più e che odio di più … (Gianluca mi capisce in questo) Un quaderno e una matita …
Il quaderno è come una spugna … E la matita è l’acqua … Che io tiro fuori dalla barca quando sento che sta per affondare.
Su
quel quaderno, ci sono le cose che non riesco a dire, le cose che ho
paura di dire e di ammettere, c’è anche il lato che mi fa più paura … Il
mio lato oscuro. La rabbia. Quella che non riesco ad esternare, perché
sono incapace di far del male. Dentro quel quaderno ci sono io … Al 100%
, e lì dentro c’è la mia vulnerabilità … Che di rado faccio vedere.
Solo ad alcune persone, pochissime, forse due. Due. Pur odiando quel
quaderno, lo amo con tutta me stessa. Senza quello non conoscerei me
stessa. Quella vera. E ci sono persone che fanno questo, assorbono la
tua acqua e la conservano dentro. Ed ogni tanto te la ricordano, senza
però portare rancore.E non ti fanno affondare.
Poi … Iniziano i
cassetti … Io al momento ne ho uno solo sul comodino, ma ne dovrei avere
almeno tre. Le cose che non entravano le ho messe dentro altri
cassetti.
Dunque … Il carica batterie, e si … Senza di quello,
niente cellulare, niente appuntamenti, niente conversazioni. Quando la
batteria è scarica, è scarica e punto. E senza un buon carica batteria
non puoi riaccendere la macchina. Come le persone. Si.
Ci sono
quelle persone che quando sei completamente privo di forze morali e
fisiche sono capaci di darti la carica giusta per andare avanti per
mesi. E solo per averli visti una volta ogni tanto.
Poi c’è uno
specchietto, cazzarola … Non mi serve per vantarmi della mia bellezza,
ma per farmi capire quando è il momento di ridarmi una sistemata. Quello
non mente mai, perché è te. Sei tu quella che vedi. Come le persone ,
si.
Ci sono alcune persone che hanno la capacita di essere il tuo
specchio, per quanto ti dia fastidio, per quanto tu non voglia
ammetterlo, alcune persone sono uguali a te e vedendole dall’esterno
dici : “Cavolo, ma veramente mi comporto così anche io ? Ma veramente …
Sono ridotta così? Cavolo, mi devo ridare una sistemata, perché in
realtà posso fare meglio”.
Lo so, a volte io lo specchio lo chiudo nel cassetto e mi dimentico che ci sia. E’ comodo così. Lo ammetto.
Poi … Che altro … Si nel primo cassetto, ci sono le foto.
Le
foto dei viaggi, dei compleanni, degli eventi che hanno segnato la mia
vita. E le vedo con piacere, sorrido, scherzo, ricordo le cavolate che
ho fatto . Le foto. Come le persone.
Si. Ci sono persone, che
sono lì che ti ricordano momenti vissuti, attimi in cui hai fatto certe
cavolate assurde, che ti fanno ridere ancora oggi e ti invitano a
ripetere le stesse cose, oppure ad evitarle per non apparire ridicolo,
ma comunque fanno piacere.
Poi … Ci sono gli stradari. Non ridete,
ho le guide delle città, chi non le ha … Senza di quelle saremmo persi
no? Come con le persone … Ci sono persone, per quanto al momento la
città non sembra interessarti, ti mettono sulla buona strada facendoti
raggiungere la metà senza farti perdere. E si. Sono delle grandi persone
quelle, ma se una guida o una cartina non è ben fatta, anche quella
rischia di farti perdere. Come le persone.
Poi ci sono le chiavi
di casa … Dodicimila chiavi diverse . E per quanto tu le abbia da anni,
ancora alcune non sai nemmeno dove infilarle e a cosa servano. Come le
persone. Aprono le porte e chiudono le porte, poi le riaprono e poi le
richiudono, e a volte ti sbattono la porta in faccia, chiudono la
serratura e buttano la chiave, oppure sei tu a chiudere e buttare …O
quel che è peggio perdi la chiave ... Cavolo. Quando perdi la chiave, la
porta rimarrà sempre chiusa ... Ed è inutile spingere , o abbattere
perché l’entrata sarebbe rovinata.
Poi c’è il cassetto delle cose vecchie, ma che non vuoi buttare. Sono vecchie e rotte.
Come le persone. Si.
Le
cose vecchie , ricordano il passato. Un bel passato se non sei riuscita
a buttarle. La STORIA della tua vita. Momenti che a volte rischi di
dimenticare, e loro te lo ricordano. Un po’ come i nonnini che ti
raccontano la storia della loro vita, la guerra, la fame ...
Le
cose rotte ... Quelle sono un po’ spiacevoli. Sai che sei stata tu a
romperle, magari nemmeno volutamente, e le conservi perché ti piacevano
veramente, ti hanno regalato tanti attimi belli, ma accidentalmente, per
non curanza o disattenzione le hai danneggiate e le conservi con la
speranza che un giorno si possano riparare. Come le persone. Come i
rapporti con le persone.
Poi c’è il cassetto chiuso, quello in cui
hai riposto regali di persone che ti hanno fatto star male, quello in
cui hai conservato foto di persone che hai amato, ma che ti hanno fatto
male. Quello in chi ci sono cose di persone che dicevano di esserci
sempre e poi si sono dimenticate di te, perché invece di metterti sopra
il comodino,hanno deciso, distrattamente, di metterti nell’ultimo
cassetto. A volte non c’è una ragione, è pura distrazione.
Io quel
cassetto ogni tanto lo apro. Per ricordare che nella vita oltre alle
cose buone, ci sono anche quelle meno buone. Ricordare il dolore che ti
hanno causato, ti aiuta ad essere più forte e ti aiuta a capire che ce
ne saranno altre che verranno, ti aiutano ad affrontare meglio il
prossimo incidente. Perché la vita è piena di incidenti, belli e brutti,
e non bisogna mai dimenticare. Mai. Per questo io non butto mai niente,
tengo sia le cose che mi fanno bene e quelle che mi hanno fatto male.
Magari quelle le tengo nell’angolo più nascosto del comodino e ogni
tanto le ritiro fuori per non fare gli stessi errori. Come le persone.
Ti fanno male, cerchi di dimenticare, ma non lo fai, sono sempre lì e
poi ... Le vedi con qualcun altro.... Sono di qualcun altro.
Il
mio cuore è come un comodino. Sopra ci sono le persone più importanti,
indispensabili. Dentro il cassetto ci sono quelle non sempre presenti,
ma quelle che mi danno la carica giusta, poi ci sono quelle che hai il
piacere di ricordare con un sorriso sulle labbra, e nell’angolo più buio
dell’ultimo cassetto ci sono quelle che ti hanno fatto male, pur
nascondendole bene, una parte di loro, rimane sempre perché vuoi
volutamente che ci rimanga.
Sono curiosa. Io so
perfettamente chi, attualmente nella mia vita, è chiuso in un cassetto
chiuso, in un cassetto che si apre una volta tanto, un cassetto che si
apre tutti i giorni e sopra il comodino, cose e persone che ci sono
tutti giorni.
Sono curiosa quali di questi oggetti io rappresenti
nella vita delle persone che conosco e se sono dentro ad un cassetto
oppure sopra.
E si ... Il cuore è un comodino.
Nessun commento:
Posta un commento